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IL TEMPO DELLE DONNE

Tempo del e Donne
Realtà, Astrazione, Mito
di Fortunato D`Amico
Le Tre Grazie evidenziano la compiutezza di un frame di tempo catturato e restituito alla conoscenza dalla tavola dipinta ad olio da Raffaello Sanzio. La scena è marcata dalla presenza delle tre figure femminili impegnate ad osservare la sfera-pomo che ciascuna di esse tiene appoggiata nella mano, e lascia Immaginare l’alternarsi di un movimento dello sguardo compiuto da sinistra a destra dalla donna posta al centro del quadro, che con la sua presenza scandisce il prima e il dopo della movenza allegorica. Le Tre Grazie sono in realtà una sola, come si intuisce osservando il volto e il corpo di ciascuna di loro. L’oggetto rosso e tondo che le vede impegnate in osservazioni, pensieri e meditazioni trascendentali è il pomo della discordia, della bellezza individuale, dell’estetica separata dall’etica. Un contendere che diventa armonico solo quando tutte e tre le Grazie costituiscono un’intesa interiore, congiunta nel fili di un comune dialogo che attraversa l’universo intimo e nell’apparenza formale diventa Opera d’Arte.
Con questi presupposti ci apprestiamo a conoscere i lavori artistici e le riflessioni di Rossella Gilli, Fiamma Zagara, Paola Crema. Tre donne per aiutarci a svelare una verità unica, custodita oltre agli oggetti delle loro rappresentazioni artistiche. Una visione d’insieme che ricostruisce il corpo formale e spirituale dell’arte e proietta la performance nella sottile e ordinata rete del sistema della consapevolezza.
Nelle trame dell’inconscio, dentro le pieghe misteriose in cui si insinuano i pensieri reconditi, nei luoghi segreti della memoria, difficili da raggiungere solo con strumenti razionali e metodo scientifico, si muove flessuoso il ciclo magmatico della rigenerazione, trasportato dal fluido delle reminescenze
che al contatto con la luce e l’aria assumerà espressioni. significati, e conformazioni eccentriche rispetto alle parvenze delle origini. L’Arte è la scienza di adattarsi al tempo infinito della trasformazione continua, come insegna l’l Ching, il libro dei mutamenti, antico documento cinese diventato decalogo operativo della Psicologia del profondo di Carl Gustav Jung. La dinamica del tempo e la sua relatività, a seconda dei punti di vista, attivano modalità multiple di percezione e invenzione del reale, ma tutte in reciproca relazione per consentire alla meravigliosa macchina olistica di ispirare il Demiurgo e integrare,nel filo della storia, ogni cosa creata dentro il susseguirsi degli eventi.
Quello delle donne è un tempo complesso, particolarmente adatto a descrivere il sogno e le
aspirazioni dell’animo umano, filtrando la condizione reale con il sentimento e la passione, per restituire una condizione dell’esistenza dove l’intuito e la sensibilità percettiva sono continuamente sollecitati. L’universo femminile è una parte del macro mondo che contempla l’insieme delle specie viventi. Le donne hanno una vocazione speciale per la poesia e la dimensione sentimentale della vita e il loro approccio alle cose di tutti i giorni è radicalmente diverso da quello dei corrispettivi partner maschili. Un atteggiamento fortemente visionario indice di una creatività particolarmente sensibile alle energie sottili, fautore di tempi e ritmi che lasciano ampi spazi a riflessioni profonde sul senso della realtà e sulla sua percezione.
L’iter, che dal reale si volge all’astratto per costituire il mito e ritornare ancora al modus realis, modificato rispetto al precedente, può essere spiegato, raccontato, compreso, frammentando l’unita’ in tre momenti individuali che ne scandiscono le singolari peculiarità.
Insegna Raffaello che l’operazione analitica è valida solo a condizione che ne segua un’altra di
Ricomposizione organica dell’insieme precedentemente separato. Adesso il materiale dell’arte è pronto per essere visionato, valutato, investigato dall’intuito che lo utilizzerà per inoltrarlo nei territori della comprensione del sublime.
In questo metodico accostamento formativo i lavori di Rossella Gilli, Fiamma Zagara, Paola Crema,
ci condurranno nella dimensione spazio-temporale del pensiero femminile, proiettandoci nelle orbite della consapevolezza e della multidimensionalità dell’esistenza, attraverso la loro capacità di
creare immagini e trasferirle al pubblico.
Con i loro quadri e le loro sculture saranno le muse ispiratrici e le guide dell’ intrigante tragitto articolato attorno al dialogo culturale sospeso tra i diversi punti di osservazione
proposti da ciascuna artista. Ognuna di loro è chiamata rappresentare mondi apparentemente diversi ma che oggettivamente si compenetrano e danno sembianze ai nostri pensieri e al nostro Essere; pensieri che ci appartengono, li sperimentiamo ogni volta che la studio della vita attraverso l’estetica ci conduce nella geografia estatica delle emozioni.
Lo spettatore attento è chiamato a cimentarsi in un percorso di ricerca personale, votato alla cono
scienza dell’altro e a diventare esso stesso protagonista delle suggestioni proposte dalle produzioni artistiche .
Il senso di provvisorietà e di continua alterazione degli equilibri qualifica l’indagine di Fiamma Zagara, diretta ad individuare nella metamorfosi l’anello che congiunge il passato al presente e induce negli esseri umani un senso di paura nei confronti della continua trasformazione dell’universo che si dispone intorno a noi. lo studio della persistete modificazione dei corpi fisici, assume come elementi centrali della sperimentazioni gli astrattismo informali. Questa analisi, condotta attraverso gli strumenti dell’arte, ha come condizione lo studio della perdita della forma ideale, fissata nell’archetipo convenzionale, fossilizzato dalla cultura del quotidiano, diventata icona e status symbol
del consumismo, e la costituzione di un nuovo soggetto-oggetto amorfo ancora non riconoscibile
nel sistema codificato dei segini. La donna contemporanea è oggi soggetto e oggetto delle grandi trasformazioni sociali e antropiche che stanno attraversando la nostra epoca; un presupposto che veicola le letture delle opere di Fiamma Zagara anche in direzione dell’impegno personale profuso nella promozione dell’emancipazione femminile e della condizione della donne nel contesto sociale. L’astrattismo della sua arte trae dalle geometrie e dai fenomeni che sottendono l’organizzazione fisica e chimica dei materiali, i pattern armonici e gli schemi di coesione delle cose tangibili, individuano le criticità e il break point, punto in cui le cose non sono più le stesse, anche nell’operare e la cultura degli esseri umani.
Il Tempo delle Donne è un incontro cognitivo sulla contemporaneità della figura femminile, sul suo
progressivo adattarsi al cambiamento conservando l’imprinting delle origini; un tuffo immersivo
nelle emozioni della mente e dello spirito concepite nel ciclo ripetitivo che fonde la realtà, l’astrazione, il mito, per divenire moto perenne, energia di rigenerazione. Fiore della Vita.

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